Criptovalute: Cosa sono, funzionamento e cos’è blockchain
Nel quadro economico mondiale attuale ha preteso una posizione particolare la figura della criptovaluta, uno strumento di scambio considerato alla pari della valuta corrente, decentralizzato ed esistente esclusivamente in maniera digitale.
Sono un asset altamente volatile, è uno mezzo adoperato per ottenere beni e servizi, ma non si comporta come una moneta usuale. Ha un comportamento simile ad un titolo azionario, il suo valore sale o scende, seppure particolarmente nel 2023 abbiamo avuto l’esempio del Bitcoin che ha superato enormemente ogni possibile previsione.
Le criptovalute, cosa sono
La criptovaluta è considerata una moneta digitale, esiste esclusivamente a livello virtuale, implementata adoperando una crittografia che genera un codice. Esse nascono grazie ad un logaritmo matematico, un complesso calcolo alla conclusione del quale si ottiene la criptovaluta.
Ad esempio per il Bitcoin vengono adoperati soprattutto computer ASCI e GPU, le cui architetture elettroniche sono ideale per svolgere i calcoli che conducono alla generazione della moneta virtuale.
Le caratteristiche della criptovaluta sono:
- si basano su un sistema decentralizzato. Ciò significa che non esiste alcun organismo al vertice che ne controlla la produzione, la diffusione e determina alcuni aspetti della moneta virtuale come l’inflazione. L’assenza di una banca centrale garantisce la libera circolazione della moneta virtuale, evitando la presenza di un’entità superiore che può influenzarla;
- il secondo aspetto è l’anonimato. La tecnologia della crittografia permette di evitare che soggetti terzi possano scoprire chi sia il proprietario della moneta virtuale, a cui è associata una chiave privata corrispondente ad un codice al cui interno mancano informazioni per identificare chi ha usato la criptovaluta;
- il numero limitato è altro importante aspetto. Diversamente dalla moneta reale, le criptovalute sono sottomesse ad un confine insuperabile che impedisce la produzione senza fine. Nel caso dei Bitcoin si parla di circa 21 milioni di monete virtuali. Ciò dipende dalla procedura di creazione che non permette un numero infinito;
- la totale sicurezza delle transazioni, poiché il network utilizzato dalle criptovaluta impedisce la possibilità di tracciamento ed identificazione dei soggetti coinvolti;
- la criptovaluta esiste esclusivamente a livello digitale, è priva di una forma fisica tangibile. Le transazioni e trasferimenti si svolgono esclusivamente online, come il pagamento per l’acquisto di beni e servizi presso negozi o aziende. Anche nel caso della presenza di ATM che permettono l’acquisto di criptovalute, offrendo denaro contante oppure usando la propria carta di credito o debito, si ottengono dei file digitali che verranno memorizzati nel proprio portafoglio virtuale.
Le caratteristiche della moneta virtuale la rendono libera da influenze connesse ad una figura superiore, come una banca centrale, impedendo qualsiasi azioni rivolta a controllare o influenzare.
La criptovaluta è uno strumento di scambio completamente svincolato dalle regole classiche del denaro che tutti conosciamo, soggetta ad una variazione del suo valore e conseguenza del suo utilizzo a livello mondiale.
Il funzionamento della criptovaluta
La moneta virtuale non ha alcuna esistenza fisica tangibile, è un file contenuto all’interno di un database, modificabile esclusivamente ricorrendo ad una precisa procedura.
Il network di diffusione della criptovaluta è solitamente il peer-to-peer, lo stesso adoperato dagli utenti di tutto il mondo per condividere video, musiva, immagini o qualsiasi altro tipo di file. Questa rete è formata da nodi, essi corrispondono a persone che hanno messo a disposizione parte del proprio collegamento internet e mantengono all’interno di un computer il database.
Esso funziona come un registro che memorizza tutte le operazioni effettuate a livello globale della criptovaluta. Così ogni nodo avrà un database contenente il codice relativo ad una transazione e trasferimento di moneta virtuale, registrando la chiave privata dei soggetti coinvolti.
Essendo crittografati nessuno può estrapolare dall’interno del registro le informazioni su chi ha compiuto un acquisto oppure una vendita di un bene in cambio di una moneta virtuale. Il registro è chiamato blockchain, una volta che la transazione è memorizzata non può essere più modificata, inoltre è impossibile riuscire a variare il contenuto di tutti i database di una network di criptovalute.
Blockchain e wallet
Abbiamo visto nel paragrafo precedente che il blockchain è un registro pubblico in cui sono annotate le transazioni della criptovaluta. È presente in tutti nodi del network e questo permette l’assenza di un organo centrale detentore di un unico database.
Questo registro garantisce la transazione, infatti quando si opera per l’acquisto di un bene o servizio, la moneta virtuale è bloccata per il periodo necessario al perfezionamento dello scambio. Solamente successivamente si ha la registrazione nel database ed il passaggio della moneta virtuale.
Il blockchain opera attraverso una chiave privata crittografata, ogni utente ne genera una usandola per eseguire le transazioni. Con il passare degli anni sono state implementate le funzioni di questi registri, aggiungendo varie funzioni come la possibilità di creare contratti digitali oppure eseguire scambi di valuta a cui sono applicate commissioni molto basse.
Il wallet è il portafoglio digitale, cioè un software che memorizza i dati della criptovaluta di un utente. Senza non si possono possedere e spendere monete virtuali.
Il wallet può essere scaricato su un hard disk del proprio computer, su uno smartphone o altro dispositivo mobile, su una chiavetta usb oppure si può sfruttare uno dei tanti servizi presenti sulla rete.
Come si ottengono le criptovalute
La prima possibilità è procedura di mining. Essa consiste nell’elaborazione del complicato calcolo matematico che conduce alla creazione della criptovaluta. Come esaminato precedentemente, si adoperano degli apparecchi particolari come i computer ASCI o le GPU configurandole per eseguire il mining.
Infatti se teoricamente chiunque può produrre criptovaluta, in realtà serve un minimo di competenza a livello informatico ed anche pratico. I sistemi che consentono l’elaborazione del logaritmo sono soggetti ad una produzione elevata di calore, serve quindi predisporre un adeguato raffreddamento per non incorrere in surriscaldamento e possibile incendio.
Una possibilità diversa dal mining è l’acquisto diretta della criptovaluta. Si può sfruttando i siti specializzati, come gli exchange che mettono in comunicazione il venditore ed il compratore fungendo da garanti per la transazione. Esistono anche altri siti che permettono l’acquisto di criptovaluta direttamente, poiché svolgono loro la funzione di mining.
Aspetto economico
Le criptovalute sono state sino ad oggi completamente libere, perlopiù uno strumento informatico che non ha per molti anni interessato a livello economico. I Bitcoin hanno tuttavia modificato molto questo aspetto.
Il loro valore monetario è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni, grazie al loro sempre maggiore utilizzo come mezzo di scambio. Inoltre sono stati adoperati anche per svolgere grandi transazioni, particolarmente negli USA ed in Asia. La conseguenza per questa moneta virtuale e stato un successo in termini economici, attirando l’attenzione dei mercati e dei Governi.
Difatti sono molti che chiedono una regolamentazione normativa, soprattutto una tassazione che consenta di imporre delle imposte sugli scambi e transazioni di vario genere.
Altre monete virtuali si stanno mostrando sul mercato, come Ethereum il cui valore è cresciuto moltissimo nell’ultimo periodo. Investire nelle criptovalute rimane un’azione da esaminare e valutare, nulla garantisce che possano essere un ottimo modo per lucrare, allo stesso tempo niente impedisce che possano divenire un domani uno dei mezzi di scambio più usati.