Borse di studio: Cosa sono, tipologie ed importi
Chi studia, o è genitore di bambini e adolescenti che vanno ancora a scuola, conosce bene il termine “borsa di studio” e sa benissimo quanto riceverne una possa davvero rappresentare una valida occasione per supportare gli studi stessi.
Ma che cos’è una borsa di studio? Chi può riceverla? E soprattutto: dove ne va fatta richiesta? Scopriamolo insieme nel dettaglio.
Borse di studio: ecco cosa sono e a cosa servono
Le borse di studio sono dei premi in denaro destinati agli studenti, che possono essere rilasciate o dall’ente scolastico stesso oppure da istituzioni statali o società/enti privati.
In Italia, le borse di studio vengono emesse sia a livello statale che a livello regionale/provinciale, anche dagli istituti previdenziali come l’INPS, mentre quelle private vengono spesso emesse da società che vogliono supportare gli studenti.
Non c’è una legge precisa: una scuola privata di lingue, ad esempio, potrebbe scegliere di riservare una o più borse di studio agli iscritti più meritevoli per consentirgli di pagare parte delle rette scolastiche o, ad esempio, di effettuare gratuitamente un’esperienza di studio all’estero.
La società “x” che si occupa di editoria, potrebbe scegliere di premiare con un buono da spendere in prodotti editoriali (come libri, giornali o riviste scientifiche) gli studenti più dediti alla lettura e alla scrittura, e via di seguito.
Al fine di supportare non solo gli studi ma anche le passioni degli studenti, per poterli facilitare nel loro percorso finalizzato all’ingresso nel mondo del lavoro.
Supportare lo studio vorrà dire anche consentire di effettuare esperienze extracurricolari, corsi specialistici, partecipare a gruppi di studio, poter avere accesso a materiale didattico anche molto costoso (libri universitari, materiale informatico e materiale per la pratica delle discipline manuali) e molto altro ancora.
Alcune borse di studio, ad esempio, sono finalizzate esclusivamente all’acquisto di prodotti digitali, come ebook, tablet o pc. Solitamente si tratta, in questo caso, di sussidi che vengono riservati soprattutto agli insegnanti o al gruppo classe.
Borse di studio: differenza tra singole e collettive
Le borse di studio più comuni sono quelle che vengono rilasciate, per merito o per una questione di reddito, o semplicemente a sorteggio casuale, al singolo studente/studentessa.
Ma non sono l’unica tipologia esistente, anzi. E’ facile imbattersi in borse di studio collettive, che vengono rilasciate all’intero gruppo classe o ancora all’intero istituto scolastico.
Si tratta solitamente di premi che vengono rilasciati alla classe/istituto più meritevole e che consistono in somme in denaro finalizzate all’acquisto o di un pc/tablet dei quali potrà usufruire l’intera classe (e che rimarrà, ovviamente, all’interno della scuola) oppure di materiale didattico sia tradizionale (quaderni, penne, calcolatrici & co) che specialistico, come nel caso di alcune borse di studio riservate ai licei artistici con le quali viene acquistato il materiale da utilizzare all’interno dei vari laboratori, che in base alla tipologia di laboratorio presente nell’istituto potrà essere, ad esempio, un macchinario per la lavorazione dell’oro, un telaio per la tessitura o cavalletti e pennelli nuovi per il laboratorio di pittura.
Ovviamente la cosa più comoda delle borse di studio destinate a classi e istituti anziché al singolo studente, è che sebbene il materiale acquistato non possa poi rimanere a un singolo individuo ma vada invece condiviso, lo stesso viene poi trattenuto dalla scuola, che potrà permettere anche alle classi che seguiranno di sfruttarlo.
Chitarre e un pianoforte nuovi per la classe di musica verranno acquistati, magari, in un determinato anno in seguito alla vincita della “classe x” a un concorso musicale ma verranno poi sfruttati anche negli anni a seguire da tutti gli studenti che verranno.
Al contrario, le borse di studio destinate ai singoli individui prevedono solitamente un premio in denaro di importo inferiore ma possono essere sfruttate al 100% dallo studente destinatario, che potrà utilizzarle per portare davvero su un gradino più alto le proprie competenze, approfondendo un argomento al quale si è appassionato, effettuando esperienze extracurricolari o ancora acquistando il materiale scolastico necessario ad affrontare con serenità l’anno di studi qualora la borsa di studio gli venisse assegnata di diritto per un reddito annuo insufficiente a consentirgli tale spesa.
Esistono inoltre borse di studio miste: si tratta di solito di premi che vengono vinti dal singolo studente (magari in seguito alla partecipazione ad un concorso) e che vanno suddivisi tra studente e classe/istituto, con percentuali ben precise che vengono proclamate e specificate nel bando di assegnazione antecedentemente alla partecipazione al concorso.
Importo borsa di studio
Le borse di studio possono avere importi nettamente variabili tra loro. Molto dipende dalla tipologia: gli enti privati, soprattutto quando si parla di borse di studio per merito, rilasciano premi diversissimi l’uno dall’altro.
Ovviamente tanto più prestigiosa è la società che emette il bando di concorso o tanto più prestigioso e rinomato è il concorso stesso, tanto più sarà probabile che la borsa di studio sia elevata.
Le borse di studio rilasciate agli studenti o alle classi durante un singolo concorso/evento possono essere una o più di una. Nel caso delle borse di merito, ad esempio, la società che le istituisce può scegliere di premiare un singolo studente, così come i primi tre, così come, ad esempio, premiare il podio dei tre con una cifra in denaro maggiore e rilasciare un premio di consolazione ai primi dieci, una sorta di “menzione speciale”.
Borse di studio: quali sono le varie tipologie? Chi le rilascia? Come richiederne una?
I bandi per l’assegnazione delle borse di studio, come già accennato, vengono emessi sia dagli enti statali, a livello nazionale o regionale, che dai privati.
Nel primo caso sarà semplicissimo attingere alla banca dati delle borse di studio in corso di attestazione perché i bandi ufficiali verranno sicuramente pubblicati all’interno dei siti web ufficiali degli enti interessati.
Consultarli con regolarità è un buon modo per assicurarsi la possibilità di partecipare ai bandi di proprio interesse, soprattutto in determinati mesi dell’anno, come ad esempio a Settembre, prima dell’inizio delle lezioni, di modo che se verranno indette delle borse di studio per merito lo studente abbia modo di impegnarsi con motivazione tutto l’anno per ambire al premio.
Nel caso delle borse di studio rilasciate invece dagli enti privati la situazione è un po’ più complessa. Alcune, quando vengono pubblicizzate adeguatamente e soprattutto quando si parla di concorsi di un certo livello o comunque datati, che vengono istituiti con una certa regolarità annuale, gli studenti vengono avvisati della possibilità di partecipare ai bandi direttamente dall’istituto scolastico.
Nel caso di premi occasionali, concorsi indetti online (anche da società che ben poco hanno a che vedere con l’istruzione, ma che semplicemente vogliono farsi pubblicità in rete), sarà compito dello studente quello di informarsi online e possibilmente di spargere la voce, proponendo la sua candidatura anche al personale scolastico, di modo che possa aiutarlo nell’impresa e che soprattutto possa decidere, nel caso di concorsi collettivi, di organizzare dei gruppi di studio e dedicare eventuali ore extra o intracurriculari alla realizzazione del progetto.
I bandi di concorso per l’assegnazione delle borse di studio sono uno splendido mezzo sia per crescere che per realizzare coesione all’interno dei gruppi degli studenti coinvolti.