Calcolo Rata Prestito: calcolare l’importo della rata facilmente
Questa breve guida ha l’obiettivo di chiarirvi le idee su cos’è e come funziona un prestito personale. Sopratutto è fondamentale capire come viene calcolata la rata del finanziamento e che valori influiscono sul suo importo finale.
Che stiate per richiedere un nuovo prestito o ne abbiate già uno, qui trovate quello che vi serve per togliervi eventuali dubbi.
Finalità del prestito
La formula più comune è quella del prestito detto “al consumo”. I prestiti possono essere finalizzati o non finalizzati.
La differenza è molto semplice e prevede: per i prestiti finalizzati che siano direttamente collegati all’acquisto di un determinato bene o servizio (che sia una macchina, una vacanza, un mobile o quant’altro) purché lo scopo del finanziamento sia ben chiaro e definito e vengano utilizzati mezzi di pagamento tracciati (assegni o bonifici); nel caso dei prestiti non finalizzati la somma richiesta viene immessa direttamente nel conto corrente del cliente che ne può disporre liberamente.
Va sottolineato che sempre più spesso, banche e finanziarie, tendono ad elargire somme a titolo di prestito solo se bene informate sulla finalità e la destinazione del denaro verificando in seguito le somme vengano utilizzate unicamente per gli scopi dichiarati.
Garanzie e spese accessorie
Di prassi la concessione del prestito non è subordinata all’obbligo di rilascio di una garanzia reale (pegno od ipoteca) su beni di proprietà del cliente, come accade per i mutui. Questo non toglie che l’Istituto finanziatore possa richiedere garanzie accessorie per diminuire il rischio di insolvenza.
La garanzia più utilizzata è quella della firma di un coobbligato o terzo fideiussore che possa intervenire in caso di inadempienza del debitore principale. Non è una possibilità così remota, è facile che vi venga chiesto nel caso possediate un contratto a tempo determinato, o abbiate poca anzianità lavorativa; oppure nel caso richiediate un importo elevato.
Un altro strumento che le banche utilizzano per alleggerire il rischio di credito, ed aumentare la loro redditività, legato a questo tipo di pratica può essere quello di proporvi una polizza assicurativa collegata al prestito.
Il funzionamento è molto semplice.
Le più comuni coprono la morte e l’invalidità permanente del finanziato. Tal volta possono prevedere anche specifiche coperture per la perdita d’impiego.
L’importo della polizza può essere finanziato con il prestito o pagata a parte. Nel caso si dovesse verificare l’evento negativo, l’assicurazione si obbliga ad estinguere il debito residuo.
Spesso hanno un costo non indifferente ed hanno sicuramente la loro oggettiva utilità, sopratutto per importi abbastanza alti, quindi prendetevi un attimo comunque per valutare di assicurare il prestito, a prescindere che ve lo proponga prima la banca.
TAN e TAEG
Iniziamo a chiarire il significato di questi due acronimi molto importanti che molto spesso si sente nominare, sopratutto negli spot pubblicitari di banche e finanziarie.
Il TAN, tasso annuo nominale, rappresenta il tasso d’interesse applicato dalla banca sulle somme prestate e su questo viene calcolato l’importo della rata. Il TAN può essere fisso o variabile, anche se solitamente vengono pubblicizzati maggiormente i tassi fissi.
Il TAEG, tasso annuo effettivo globale, invece comprende tutti gli oneri e le spese accessorie come ad esempio spese di istruttoria o di incasso rata; e polizza assicurativa se finanziata all’interno del prestito.
Di conseguenza il TAEG è un indicatore molto importante che ci permette a primo impatto di valutare il costo complessivo dell’operazione. Bisogna prestare molta attenzione a questo dato; a volte pubblicizzato molto meno del TAN; perché potrà capitare di vedere anche proposte con sostanziale differenza tra un tasso e l’altro.
Questo perché per attirare maggiore clientela a volte viene utilizzato un TAN molto basso, che è sì veritiero, ma se il TAEG è di molto più alto vorrà dire che quello che la banca o finanziaria vi sconta in termini di tasso lo recupera attraverso le spese accessorie. Prestate quindi sempre molta attenzione.
Il TAEG è fattore fondamentale per la comparazione di diverse proposte di prestito come vedremo più avanti.
Come si calcola la rata di un prestito e che fattori incidono
Ci sono diversi fattori che possono incidere sull’importo finale della vostra rata di prestito ed è importante conoscerli per calcolare adeguatamente quanto andrete a pagare mensilmente.
Abbiamo già parlato di TAN e TAEG. Il primo è quello utilizzato effettivamente per calcolare la rata sul capitale richiesto, il secondo è quello comprensivo di oneri e spese.
Altro fattore importante è la durata.
A prestito più lungo, e parità di importo, ovviamente corrisponderà una rata più bassa. Attenzione però, perché se è anche vero che la rata è più bassa stipulando un prestito di uno o due anni più lungo, gli interessi che andrete a pagare saranno maggiori; quindi sul lungo periodo l’esborso sarà maggiore. Solitamente i prestiti vengono proposti nell’arco dei cinque anni (sessanta mesi), ma alcune banche o finanziarie arrivano anche a dieci anni.
Le spese di istruttoria incidono sulla rata e possono essere più o meno alte a seconda della banca, o addirittura esenti. A volte possono essere presenti le spese di incasso rata, solitamente importo di pochi euro fisso su ogni rata.
Per calcolare la rata effettiva che pagherete mensilmente potete servirvi dei numerosi siti internet che mettono a disposizione dei calcolatori molto semplici ed intuitivi.
Vi consigliamo di usare il TAEG per avere un termine di paragone univoco per tutte le proposte. Oltre il tasso, inserite importo e durata ed il gioco è fatto.
Estinzione anticipata del finanziamento
Potrete trovarvi nell’occasione di aver stipulato un prestito troppo lungo o semplicemente che volete eliminare. Non è un problema.
Il prestito è sempre estinguibile anticipatamente rimborsando unicamente quanto realmente dovuto fino a quel momento.
Va prestata attenzione al costo di estinzione anticipata. Per legge non può superare l’1% dell’importo finanziato, ma a seconda dei casi può essere una spesa non indifferente e può compromettere il vantaggio di estinguere anticipatamente il debito.
Valutazione da parte della banca
Per quanto ovvio la concessione del prestito personale è sempre subordinata ad una valutazione preventiva dell’Istituto. Verrà giudicato il grado di rischio della pratica in base anche alla vostra storia ed affidabilità creditizia (se avete già avuto prestiti e li avete regolarmente pagati gioca a vostro vantaggio).
Verrà inoltre stimata la vostra capacità di sostenere l’impegno mensile in base al vostro livello di reddito.
Attenzione va prestata al fatto che le banche possono vedere, previo vostro consenso a Crif, se state richiedendo la stessa pratica a più Istituti contemporaneamente o se vi è già stata rifiutata in passato.
Il consiglio è di essere onesti e se non ci sono i presupposti per impostare la pratica rimandare l’idea di richiedere un prestito, in quanto una segnalazione di pratica rifiutata può compromettere anche le vostre richieste future.
Confrontare diversi prestiti e conclusioni
Una volta conosciuti i fattori comuni ad ogni prestito personale non vi resta che cercare quello più conveniente per voi. Come detto poco fa esistono degli appositi siti internet che vi permettono di calcolare la rata mensile inserendo pochi dati essenziali: importo, tasso e durata.
Spesso e volentieri questi siti vi propongono già una lista di banche o finanziarie più convenienti. Altrimenti cercate un sito di comparazione apposito come facile.it o segugio.it per citarne qualcuno.
Ricordatevi di avere un occhio di riguardo per il TAEG e lanciatevi alla ricerca del miglior prestito per le vostre esigenze.