Mutuo Prima Casa: Cosa sapere su tassi, calcolo rata, simulazione e agevolazioni
Se state considerando la possibilità di acquistare un immobile, ma non avete i soldi necessari per coprire l’intera somma, allora sarà meglio che vi informiate il più possibile sul cosiddetto muto della prima casa.
Tutte le agevolazioni fiscali relative al mutuo della prima casa rientrano all’interno di un piano avviato dallo Stato italiano a partire dagli anni ’80, in modo da incentivare gli italiani all’acquisto di immobili destinati a diventare abitazione principale.
In realtà, però, è da diversi anni che il suddetto termine viene utilizzato anche per indicare tutte le abitazioni destinate all’utilizzo da parte del coniuge del contribuente e quindi non da questo stesso.
Per questo motivo è importante chiarire che un immobile ad uso domestico può essere considerato come prima casa se soddisfa le seguenti condizioni: l’abitazione acquistata non deve rientrare nella categoria di lusso; nè voi e nè il vostro eventuale coniuge dovete essere già titolari di un diritto di proprietà su un altro immobile situato in qualsiasi punto del territorio nazionale, in quanto a quel punto non si tratterebbe più di prima casa; infine, l’immobile che intendete acquistare deve essere situato all’interno del Comune di cui avete la residenza.
Come già anticipato, il mutuo della prima casa comporta alcune agevolazioni, fortunatamente. Per questo è importante capire il meccanismo di calcolo su cui questa tassa si basa.
Calcolo delle rate e consulenze su mutuo prima casa
Innanzitutto bisogna dire che istituire un mutuo per la prima casa comporta necessariamente la costituzione di un’ipoteca sull’immobile che fungerà da garanzia per coloro che vi concederanno il mutuo.
La garanzia è essenziale in quanto l’istituto di credito anticiperà per conto vostro un’ingente somma di denaro al fine di permettervi di acquistare l’immobile. In seguito, avrete l’obbligo di restituire tale somma attraverso delle rate mensili maggiorate dei tassi d’interesse, il tutto nell’arco di tempo di alcuni anni ovviamente.
L’istituto bancario, però, finanzia generalmente l’80% del valore dell’immobile, ma si tratta di una percentuale che in alcuni rari casi può anche arrivare al 100% se siete in grado di fornire garanzie davvero rilevanti.
Attualmente, rispetto ad anni fa, grazie all’utilizzo di internet è possibile ottenere consulenze molto più veloci direttamente da casa. Una volta che avrete scelto la banca o l’istituto di credito con cui volete sottoscrivere il mutuo, vi basterà inviare una richiesta compilando la domanda con i vostri dati anagrafici.
Non dimenticate che i dati da inserire comprendono quello anagrafici, lavorativi e reddituali, ai quali si aggiungono i dati relativi al nucleo familiare e al valore dell’immobile.
Fatto ciò, l’ente procederà ad inviare un primo parere di fattibilità, anticipando l’ammontare delle rate mensili da corrispondere. Le rate, solitamente, vengono calcolate in base al reddito netto mensile percepito dalla famiglia e corrispondono a circa il 30-35% di questo. A questo punto tocca a voi che non dovrete fare altro che valutare i costi e capire se riuscirete a coprirli.
Questa sarà una decisione importante, in quanto dovrete realmente capire se siete disposti ad impegnare questa somma per acquistare gradualmente quella che sarà la vostra casa principale.
Se decidete di accettare le condizioni imposte dall’ente, dovrete procedere con l’invio della documentazione richiesta da questo, che si accerterà dell’esistenza reale delle garanzie dichiarate. Infine, l’ultimo passo sarà quello di procedere alla sottoscrizione del contratto in forma di atto pubblico alla presenza del notaio.
Quali sono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa
L’agevolazione riguardante chi decide di comprare la prima casa riguarda soprattutto l’aliquota dell’imposta di registro che sarà pari al 2%, anzichè il 9%. Ciò limitatamente al caso in cui la vostra controparte di venditore sia un privato.
Le due imposte relative al catasto e all’ipoteca, invece, si trasformeranno in cifre fisse di 50 euro ciascuna. Infine, l’agevolazione più importante riguarda strettamente il mutuo ipotecaria e più in particolare il fatto che i costi di accensione di questo potranno essere sgravati dall’Irpef, sempre a patto che l’immobile acquistato sia adibito a dimora principale entro un anno dall’acquisto.
In questo modo, dunque, verranno detratti dall’Irpef circa il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori a vostro carico, che comprendono ad esempio le spese notarili e quelle relative alle perizie svolte dai tecnici della banca scelta.
Ovviamente, però, la legge fissa in ogni caso una detrazione massima da considerare al momento del calcolo degli interessi passivi e dei vari oneri. Di solito, la cifra massima detratta sarà di 760 euro, ovvero il 19% di 4000.
Tassi del mutuo della prima casa e simulazione
Ovviamente, così come vale per tutti i tipi di finanziamenti che vengono richiesti, alle rate mensili da pagare per la restituzione del credito bisogna aggiungere dei tassi che non fanno altro che maggiorare questo importo.
I tassi, però, possono essere di diverso tipo. Innanzitutto vi sono i tassi fissi e quelli variabili, che sono quelli più richiesti. Scegliere il tasso fisso è un’opzione più sicura perchè questo viene stabilito al momento della stipula del contratto e rimane invariato per tutta la durata del mutuo.
Quello variabile, invece, viene calcolato ogni anno ed è esposto quindi alle fluttuazioni dei tassi che potrebbero anche far aumentare l’importo della rata. Infine, oltre a questi, vi sono anche i tassi con cap e quelli misti, che sono meno frequenti.
Volendo fare una simulazione per il calcolo delle rate, immaginiamo di richiedere un finanziamento di circa 150 mila euro, con una durata del mutuo di trenta anni ed una frequenza mensile della rata. Il risultato sarà quello di una rata mensile di circa 517 euro, considerando un tasso d’interesse del 1.5%.
Questo, ovviamente, è solo un esempio in quanto su internet e presso le varie banche è possibile trovare delle offerte migliori che permettono di estinguere il mutuo con rate basse, nonostante questo si prolunghi per più tempo.
Non dimenticate, in ogni caso, che l’importo della rata dipende sempre dalla cifra del finanziamento richiesto e che questo molto raramente copre il 100% dell’intero valore dell’immobile. Dunque, valutate con estrema attenzione l’ammontare delle rateizzazioni, considerando tutte le entrate ed uscite mensili.
Mutuo prima casa: anticipazioni 2023
Ci sono importanti anticipazioni per l’anno nuovo riguardanti il mutuo per la prima casa contratto dai giovani. Questi potranno usufruire del nuovo fondo di garanzia mutuo prima casa, un fondo di solidarietà istituito dallo Stato per fornire incentivi fiscali mirati a tutte le giovani coppie, sempre con l’obiettivo di incentivarli all’acquisto della prima casa. Questa garanzia, infatti, entrerà in atto nel momento in cui la coppia non riuscirà più a pagare le rate del mutuo.
Per fare domanda, però, il richiedente deve rientrare in uno dei seguenti casi: in primo luogo uno dei due coniugi non deve superare i 35 anni di età; il nucleo familiare può essere composto di un solo genitore con figli minorenni; i giovani di età inferiore ai 35 anni devono possedere un contratto atipico.
Ricordate, inoltre, che il mutuo prima casa può essere richiesto per le ristrutturazioni anche nel caso delle giovani coppie. L’importante, in ogni caso, è che l’immobile non rientri nella categoria dei beni di lusso.