Simulazione Prestito INPDAP: Cos’è, calcolo rata e preventivo
I prestiti INPDAP semplici e immediati
Anche se si è in possesso di una pensione o di uno stipendio, poter avere accesso al credito per una maggiore liquidità è qualcosa di molto importante. In una realtà storica ed economica come quella che viviamo, il denaro sembra non essere mai sufficiente. La vita è in continua evoluzione con la creazione di nuove beni di consumo e innovazioni che chiedono un dispendio economico.
Inoltre con il passare degli anni possono verificarsi delle situazioni improvvise come problemi di salute, infortuni o eventi eccezionali. Per chi è un dipendente pubblico e della pubblica amministrazione, vi sono una serie di vantaggi grazie ai presti INPDAP al fine di accedere a una serie di prestiti garantiti.
Ma in cosa consistono questi finanziamenti? Come è possibile comprendere realmente se un tale prestito è vantaggioso? La simulazione del prestito INPDAP, con il calcolo della rata e l’eventuale preventivo può essere un ottimo sistema al fine di valutare le diverse offerte che vengono proposte da questo ente assistenziale.
In cosa consistono i prestiti INPDAP: Chi ne può aver diritto?
L’INPDAP è l’acronimo per identificare l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza sociale per i dipendenti dell’amministrazione pubblica. Le sue funzioni erano diverse, ma tra queste svolgeva quella di erogare gli stipendi e di accumulare i contributi pensionistici.
Inoltre coloro che erano inscritti all’INPDAP potevano usufruire di una serie di somme che venivano poste a disposizione ogni anno per piccoli finanziamenti. Nel 2011 l’ente di previdenza è stato inglobato nell’INPS al quale è stato affidato il compito di rilasciare forme di prestiti che vengono gestiti dal fondo per la Gestione autonoma delle prestazioni creditizie.
Per poter ricevere un finanziamento dall’INPDAP, INPS, sarà quindi necessario non solo essere iscritto all’INPS ex INPDAP, ma anche aderire al fondo per la Gestione dei crediti. Inoltre l’ente ha effettuato una serie di convenzioni con diversi istituti bancari e finanziare. Grazie a queste sarà possibile accedere a una liquidità maggiore a tassi d’interesse agevolati in maniera anche molto semplice.
Una volta che si fa richiesta, sarà direttamente l’ente previdenziale a fornire la relativa documentazione agli istituti di credito, al fine di farvi ottenere il prestito richiesto. Ma quali sono le tipologie di credito a cui si può accedere?
Quali sono i prestiti: Le tipologie garantite
I prestiti previsti dall’INPDAP sono suddivisi in base all’importo che deve essere erogato e al numero di rate necessario al fine della restituzione del prestito. I prodotti finanziari che vengono emessi dall’INPDAP, INPS sono i seguenti:
- piccolo prestito: come dice il nome, è un prestito di importo molto limitato e che viene restituito in rate che vanno dalle 12 mensilità alle 48. La somma massima che può essere richiesta si aggira intorno ai 5000€. Tale tipologia di prestito è nato con l’idea di intervenire in caso di necessità immediata da parte di un dipendente statale.
In caso infatti di malattia o spese impreviste, potrà essere effettuata la richiesta che in tempi brevi verrà adempiuta. Anche se l’ente prevede una serie di vantaggi, non tutti i piccoli prestiti vengono elargiti. Infatti la somma massima è sempre proporzionale allo stipendio percepito del soggetto.
Le rate che non devono superare i 48 mesi nel caso del piccolo prestito devono essere pari al massimo al 20% di quella percepita nello statino paga in quello pensionistico. Inoltre per coloro che hanno avuto dei protesti, sono segnalati come cattivi pagatori, o hanno già a proprio carico un prestito, potrebbe essere più difficile avere l’autorizzazione dall’ente a un piccolo finanziamento; - prestito pluriennale: è un prestito che può essere superiore ai 48 mesi e della durata di 5-10 anni. In questo caso gli importi sono maggiori e vengono stabiliti di volta in volta in base alla richiesta e in proporzione allo stipendio del lavoratore.
Non si deve dimenticare che la rata in cui verrà suddivisa la restituzione degli interessi e del capitale non deve mai superare l’1/5 del valore dello stipendio percepito.
La normativa di legge permette in questo modo, al dipendente pubblico, di restituire il denaro in maniera comoda senza gravare sull’equilibrio familiare; - prestiti convenzionati: fanno parte di quelli pluriennali, e prevedono delle somme che possono raggiungere anche i 60.000/70.000€. Ciò è possibile grazie alle convenzioni stipulate dall’INPDAP con società finanziarie e istituti bancari.
Il prestito infatti è garantito grazie allo stipendio o alla pensione del lavoratore, permettendo quindi di accedere al denaro a un tasso d’interesse molto agevolato.
I tassi d’interesse e i vantaggi delle convenzioni: TAEG e TAG
Prima di considerare un esempio di simulazione, è importante comprendere cosa s’intende per il tasso d’interesse. In realtà i tassi sono due. Possono essere fissi o variabili. Questo vuol dire che nel primo caso per tutto il tempo del finanziamento l’interesse rimarrà costante.
Nel secondo sarà soggetto all’andamento economico con la possibilità di diminuire o aumentare:
- TAN: tasso d’interesse nominale. In maniera semplificata, consiste nel guadagno che è acquisito da parte dall’istituto che effettua il prestito. Quasi sempre nelle prime rate viene restituito prima il tasso d’interesse e poi il capitale ricevuto;
- TAEG: è il tasso annuo effettivo. Al suo interno si inglobano tutte le relative spese che sono previste per effettuare il prestito, da quelle dell’istruttoria alla chiusura della pratica. Se volete considerare se il vostro prestito è vantaggioso dovete essere molto attenti al TAEG.
Un esempio di simulazione Prestito INPDAP: Calcolo rata e preventivo
Il sito dell’INPDAP, INPS mette a disposizione per gli iscritti un sistema di simulazione per effettuare in maniera autonoma la verifica di quelle che sono le diverse possibilità di accesso al credito. Il format è molto semplice e fornisce un calcolo delle rate e un preventivo in base a differenti parametri: importo specifico, rata ideale.
Nel primo caso si introduce l’ipotetica somma ideale che si vorrebbe ricevere e il programma propone le differenti tipologie di prestito previsti. Nella tabella comparirà il tipo di prestito, la durata e il tasso di riferimento con l’importo lordo. Una volta selezionato quello che si preferisce, vi saranno le specifiche comprensive di tassi d’interesse, costi e rate.
Nel caso invece in cui si voglia pagare un importo stabilito, che non può superare il 20% dello stipendio, il sistema effettuerà la simulazione partendo da questo valore. Di seguito proponiamo due esempio di simulazione, per piccolo prestito e per quello pluriennale:
- prestito d’importo lordo pari a 1300€. Le rate saranno 12 di 110,80€ con un tasso del 4,25%. L’importo degli interessi sarà pari a 6,75€ e quello delle spese amministrative a 6,50€, mentre quello del fondo di garanzia pari a 2,21€. L’importo netto finanziato sarà di 1284,54€.
- prestito pluriennale per un dipendete che chiede un finanziamento con uno stipendio mensile pari a 1300€. Le rate non possono superare i 215,93€, corrispondente a 1/5 dello stipendio. Si applicherà quindi un prestito pluriennale in 5 anni con 60 rate mensili. L’importo netto concesso sarà di 11.883,57. Quello da restituire invece, pari a 12.955,79€ .Il tasso d’interesse è pari al 3,50%.
Prestito INPDAP: Le anticipazioni del 2023
Il sistema di simulazione per i prestiti INPDAP è uno strumento molto utile al fine di conoscere in tempo reale l’importo massimo che si può richiedere. Per il 2023 rimarrà tutto invariato, data la funzionalità e la semplicità del procedimento.