Testo Unico Bancario: Quali informazioni contenute, utilità e dove trovarlo
Per regolare e vigilare sul sistema bancario, nel 1993, è stato introdotto il TUB (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), meglio conosciuto come Testo Unico Bancario che sostituisce completamente la legge bancaria in vigore dal lontano 1936. Vediamo nel dettaglio quali sono le disposizioni contenute nel TUB, a cosa servono e dove è possibile trovarlo.
Il Testo Unico Bancario: storia e caratteristiche principali
Il Testo Unico Bancario è stato introdotto dal d. legisl. 385/1993, in attuazione della direttiva europea 1989/646/CE, ed è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 1994.
Prima dell’introduzione del TUB la legislazione bancaria era disciplinata dalla R.D.L. 375/36 un testo che, nonostante le innumerevoli modifiche, ha retto fino al 1993.
La crescente europeizzazione e la necessità di uniformare a livello comunitario la normativa bancaria e creditizia, ha spinto il legislatore ad abrogare il Regio decreto del 1936 per creare un Testo Unico che regolasse tutto il settore bancario.
Nel nuovo testo è sopravvissuta soltanto la prima parte della legge del 1936, quella relativa alla Banca D’Italia, mentre sono state soppresse tutte le altre disposizioni.
Una delle novità principali introdotte con il TUB è il passaggio dal concetto di banca come istituzione pubblica per abbracciare quello di banca “universale”, una definizione coniata per imprimere al testo legislativo una vocazione più internazionale e meno provinciale.
Il TUB ha come destinatari non soltanto le banche, ma anche tutti i soggetti che operano in questo settore (intermediari finanziari, broker, ecc.), inoltre vi sono anche articoli indirizzati specificatamente agli istituti di pagamento e alle società che si occupano di moneta elettronica.
Tra le novità introdotte nel testo bancario, bisogna segnalare quella riguardante la maggiore autonomia concessa alle banche e la creazione di un fondo interbancario dei depositi.
Il Testo Unico Bancario: la struttura suddivisa in IX Titoli
Il Testo Unico Bancario è composto da 162 articoli di legge suddivisi in nove titoli più uno (Titolo V bis) che abbracciano diverse tematiche del settore bancario e creditizio.
La prima parte del TUB “autorità creditizie” (Titolo I) introduce e definisce le diverse autorità creditizie che governano il settore bancario e creditizio: Banca D’Italia, Comitato Interministeriale per il credito e il risparmio, dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) e ne indica i ruoli e le funzioni.
Il Titolo II “Banche” è dedicato interamente alla definizione dell’attività bancaria determinandone i ruoli e le funzioni. In questo Titolo è presente anche una esaustiva definizione del termine banca e ne evidenzia il suo carattere imprenditoriale, a dispetto della precedente legislazione, che ne evidenziava il carattere pubblicistico. Sempre nel titolo dedicato all’attività bancaria viene affermato per la prima volta che le banche possono costituirsi solo come società per azioni o cooperative e che possono creare nuovi mercati, anche esteri.
Il Titolo III “vigilanza” è stato inserito per poter controllare e vigliare sull’operato degli “istituti bancari”, dato che con la nuova legislazione hanno ottenuto una maggiore autonomia e la possibilità di creare nuovi mercati.
Nel Titolo III sono state inserite tutte le norme relative all’attività di vigilanza che la Banca D’Italia deve obbligatoriamente svolgere nei confronti delle singole Banche.
Il Titolo IV è invece chiamato nel linguaggio comune “disciplina delle crisi” dove sono state elencate e definite le regole riguardanti l’amministrazione straordinaria delle banche in caso di crack finanziario.
La parte quinta del TUB “Soggetti operanti nel settore finanziario” è dedicata alla definizione dei ruoli, delle funzioni e degli obblighi che fanno ai soggetti che operano nel settore bancario e creditizio, una sorta di vademecum per chi vuole esercitare la professione di intermediazione finanziaria.
E’ presente anche un Titolo V bis “moneta elettronica e istituti di moneta elettronica” che è stato introdotto per disciplinare la crescente richiesta e diffusione delle carte di credito e delle società che le emettono.
Il titolo VI “trasparenza delle condizioni contrattuali” è forse la parte più interessante e utile del TUB per chi deve sottoscrivere un contratto con un istituto bancario e in esso sono inserite le norme che regolano i rapporti di informazione tra cliente e banca.
Si pensi ad esempio, ai contratti per l’acquisto di prodotti bancari o finanziari dove sono inserite diversi articoli in un linguaggio difficile da comprendere, nonostante sia complicato capire di cosa si tratta, il cliente deve poter visionare il contratto in ogni sua parte e solo in seguito procedere alla sottoscrizione.
Il titolo VII disciplina e definisce l’emissione di strumenti finanziari, mentre l’VIII è dedicato alle sanzioni amministrative; il Testo Unico Bancario si completa infine con il titolo IX che contiene le cosiddette disposizioni transitorie, una serie di norme che regolano il passaggio dalla vecchia legge bancaria al nuovo TUB.
A cosa serve il TUB
Come abbiamo precedentemente sottolineato, il TUB è stato introdotto per innovare la legislazione riguardante il settore bancario e creditizio e uniformare le leggi italiane alle direttive europee, ma non è soltanto questo il compito del TUB, anzi esso svolge diverse funzioni che possono anche essere definite “di pubblica utilità”.
Innanzitutto, il TUB è utile è per chi opera o vuole operare nel settore bancario, in questo modo tutti gli operatori finanziari sono a conoscenza delle norme che regolano i contratti, le attività e le funzioni bancarie e creditizie, quindi assume un carattere didattico.
Il Testo Unico Bancario è stato redatto anche per assicurare una maggiore trasparenza nei rapporti tra i clienti e gli istituti bancari, difatti qualsiasi soggetto può verificare la correttezza delle condizioni contrattuali semplicemente leggendo il TUB.
Il testo è anche utile per conoscere i limiti che devono rispettare i gruppi bancari nei confronti del cliente e per apprendere quali sono le sanzioni che possono essere comminate in caso di attività finanziaria abusiva (art. 132) o violazioni di norme di legge e come agire giudizialmente.
Nel TUB sono state anche inserite diverse disposizioni che regolano e definiscono i vari strumenti finanziari (monete elettroniche, prestiti, mutui, conti correnti, conti deposito) a disposizione delle Banche, di conseguenza il TUB diventa una guida fondamentale per il cliente che vuole accedere al credito.
Dove trovare il Testo Unico Bancario
Per poter visualizzare il Testo Unico Bancario direttamente online bisogna visitare il sito della Banca d’Italia all’indirizzo https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/intermediari/Testo-Unico-Bancario.pdf, qui troverete il testo integrale in formato PDF. Il testo legislativo è editabile o può essere facilmente scaricato sul proprio PC o altro dispositivo mobile.
Se invece cercate la versione cartacea del TUB, la trovate in vendita presso le principali librerie, ma attenzione assicuratevi che sia aggiornato e che contenga il decreto legislativo 15 dicembre 2023, n. 218. per chi volesse ottenere dei chiarimenti riguardanti alcune disposizioni, su alcuni siti internet oltre al testo completo è possibile trovare il TUB nella versione commentata corredata da giurisprudenza, sentenze e dottrina giuridica.
Anticipazioni 2023
Già all’inizio del 2023, il Testo unico Bancario, è stato aggiornato e integrato dal decreto legislativo 15 dicembre 2023, n. 218 che disciplina i servizi di pagamento elettronico nel mercato interno e per il 2023 ci attendono altre interessanti novità, soprattutto per quanto riguarda l’anatocismo bancario e la tutela dei consumatori.
Visto il crescente mutamento dei sistemi di pagamento e la sempre più capillare diffusione di moneta digitale, nei prossimi anni il TUB verrà sicuramente integrato con altre disposizioni legislative.