Verifica IBAN: Come verificare il codice IBAN
Il codice IBAN: La verifica delle credenziali
L’IBAN è l’acronimo per definire l’International Bank Account Number. Il codice si compone da numeri e lettere ed è un elemento essenziale al fine del trasferimento di denaro da un conto a un altro.
Dal primo gennaio del 2008 è indispensabile per effettuare i bonifici ed è stato posto come obbligatorio dal Consiglio Europeo per i pagamenti che ha sostituito l’European Commettee for Banking Standars.
Questo organismo era stato istituito nel 1992 ed aveva il compito principale di creare e migliorare le infrastrutture tecnologiche finalizzate agli interscambi bancari. Il codice IBAN è uno di questi elementi.
Se quindi si vuole inviare denaro in una qualsiasi banca, sarà necessario avere il codice e fornirlo alla propria filiale. L’IBAN però non deve essere considerato solo una serie di numeri e coordinate che vengono utilizzate dagli istituti bancari al fine di poter effettuare i bonifici.
Al suo interno sono contenute una serie di informazioni riguardanti colui che è detentore e possessore del conto corrente collegato. Verificare un IBAN, e quindi le coordinate di riferimento, è qualcosa di molto importante.
In primo luogo, se si deve effettuare un pagamento, sarà necessario che il codice sia corretto. Inoltre potrebbe essere utile effettuare una verifica in caso in cui si abbia qualche dubbio sulla destinazione del denaro che viene versato o sulla sua provenienza.
Ma come si effettua il controllo del codice IBAN? Di seguito elenchiamo alcuni consigli che possono essere utili.
Cos’è il codice IBAN: Quali sono i parametri
Per poter capire l’importanza del codice IBAN è fondamentale comprendere cosa sia realmente e come si compone. Il codice è alfanumerico, composto quindi sia da lettere che da numeri. Il totale sono 27 caratteri.
Nel caso in cui ve ne sono di meno o di più, l’IBAN non è corretto. La combinazione dei numeri risponde allo standard ISO 3166 secondo il quale, le prime due lettere indicano il paese di riferimento in cui è presente il conto corrente.
Nel caso quindi dell’Italia, si avrà la sigla “IT” per indicare la provenienza nazionale del codice. L’elemento successivo è un codice che viene generato in maniera automatica al momento della creazione di un nuovo IBAN collegato a un conto corrente.
Il CIN, acronimo per identificare questo numero indica quindi il Control Internal Number. Si compone di una lettera. I numeri successivi indicano le coordinate bancarie dell’istituto in cui è stato aperto il conto. Si fa riferimento in questo caso all’ABI e al CAB.
Le prime identificano la banca in cui è stato aperto il conto corrente. Ogni istituto di credito ha il proprio codice numerico identificativo. Il CAB invece si riferisce al luogo in cui è presenta la banca e quindi alla filiale di riferimento.
I caratteri numerici sono cinque per ciascuno degli elementi. Gli ultimi dodici caratteri fanno invece riferimento al conto corrente. In caso in cui non si possa raggiungere i 12 caratteri, dato per esempio un conto corrente di un’agenzia di nuova costituzione, per completare il numero necessario, si aggiungeranno una serie di zeri.
La composizione dell’IBAN quindi contiene tutti gli elementi necessari per individuare chi sia l’intestatario. Conoscere il codice quindi permette non solo di poter ricevere denaro e inviarlo, ma anche poter eventualmente controllare chi sia il reale intestatario.
L’importanza dell’IBAN: Il riscontro del codice IBAN
Perché è importante poter verificare un IBAN? Nel sistema economico moderno, gran parte delle operazioni avvengono attraverso i computer, direttamente da un conto corrente on-line a un altro. Nei rapporti d’interscambio commerciali, gli accordi non sono più presi in maniera diretta, ma via email, whatsapp o telefono, nel migliore dei casi.
Spesso quindi non si conosce chi sia l’interlocutore. Se si effettua un pagamento, che sia di piccolo importo o di valore maggiore, sapere che i soldi arrivino al soggetto con cui abbiamo le relazioni lavorative e commerciali è importantissimo. Una volta effettuato l’operazione di trasferimento tramite bonifico, non sempre è così semplice annullare il versamento.
Sarà possibile solo se la somma non è stata già accreditata. Con i nuovi sistemi in cui gli accrediti avvengono in 24/48 ore, le possibilità sono davvero limitate. Quindi può essere un buon comportamento, non solo coscienzioso ma anche vantaggioso economicamente, verificare prima di un trasferimento la correttezza del codice e l’identità del titolare del conto. Ma come fare a essere certi che non vi siano errori?
Come prevenire gli errori: Prima della verifica
Può essere utile seguire alcuni consigli al fine di non commettere sbagli e quindi poter effettuare una verifica anche molto veloce del codice:
- email: far inviare sempre il codice IBAN via email, con specificato il nome del titolare del conto o dell’azienda e i dati di riferimento;
- documento di riconoscimento: ove avete qualche dubbio, chiedete anche l’invio di un documento di riconoscimento e del codice fiscale;
- dati della banca: una volta ricevuto l’IBAN potreste effettuare una semplice telefonata alla filiale per poter verificare che i dati forniti sono corretti. I numeri di ogni banca sono presenti su internet.
Come verificare un codice IBAN: Gli strumenti per poterlo controllare
Controllare un IBAN è qualcosa che potrebbe apparire complicata. In realtà l’operazione è alquanto semplice. Le strade da percorrere possono essere differenti:
- recarsi in banca: se avete un codice IBAN sul quale dover effettuare un bonifico ed il conto è collegato alla vostra banca di riferimento, potreste presentarvi presso lo sportello della vostra filiale e chiedere al cassiere di poter effettuare il controllo sul codice. In poco tempo una volta che avrete fornito il numero del conto corrente potrete anche avere la verifica del titolare e la correttezza del codice;
- banca differente: nel caso in cui la banca di riferimento è diversa dalla vostra la situazione potrebbe essere più complessa. Potreste recarvi allo sportello e chiedere informazioni, ma non essendo titolari di un conto probabilmente la vostra richiesta verrà respinta. Telefonare è una possibilità, specificando che dovete effettuare un bonifico e volete la verifica del codice per non commettere errori;
- siti web: un sistema molto comodo e il più delle volte gratuito è quello di visitare i siti web che offrono un controllo delle coordinate bancarie. In questo caso scegliere è abbastanza semplice dato che sono presenti numerose offerte on-line. Bisogna ovviamente avere il codice alfanumerico a disposizione e immettere tutti i campi nelle schede che vengono messe a disposizione. Una volta completati i form richiesti si avranno le relative informazioni sulla correttezza del codice e sul suo reale possessore. I siti web non solo sono gratuiti, ma anche molto pratici, dato che grazie ad essi si può risparmiare tempo e non bisogna recarsi a chiedere direttamente informazioni sul soggetto. La riservatezza nell’ambito commerciale èuna realtà molto importante da dover tutelare, senza dimenticare la sicurezza per le proprie operazioni bancarie.
Le anticipazioni del 2023: Quali sono le novità
Per quanto concerne il codice IBAN non vi particolari novità o cambiamenti per il 2023. I codici IBAN sono un sistema che funziona in maniera corretta e permette accrediti di denaro in tempi molto brevi sia all’interno del circuito SEPA che all’estero.